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13Dic

Getting Ready

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13Dic

Best Couple

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13Dic

Wedding Story

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13Dic

Best Adventure

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13Dic

Beautiful Wedding

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13Dic

Our Love Story

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08Mag

“Razza Umana”: la nuova mostra di Fulvio Eterno all’interno di Alcart

ALCAMO – Prenderà il via giorno 16 agosto prossimo l’ottava edizione del Festival Alcart – Legalità e Cultura, manifestazione cresciuta parecchio negli ultimi anni grazie al contributo di innumerevoli professionalità ed artisti che l’hanno arricchita di anno in anno. Una di queste è indubbiamente il fotografo Fulvio Eterno che per il terzo anno consecutivo presenterà un proprio lavoro durante le tre giornate della manifestazione. Il nome della mostra di quest’anno è “Razza Umana”: cento ritratti e fotografie scattate ai passanti durante due giornate in cui il fotografo è stato per le strade, scrutando volti e ascoltando storie. La mostra quest’anno verrà allestita nella parte finale del Corso VI aprile, in prossimità di Piazza Bagolino e resterà visitabile durante le giornate del 16, 17 e 18 agosto.

Abbiamo posto alcune domande a Fulvio Eterno per meglio capire il progetto che ha portato avanti:

  1. Razza Umana: un progetto ambizioso liberamente ispirato a quello di Oliviero Toscani, come mai questa decisione?

Penso che riuscire a ritrarre le persone nella loro condizione di vita sia l’essenza stessa della fotografia. In questa mostra convivono due diversi aspetti: uno, indubbiamente più superficiale, è quello di far incuriosire vedendo un amico o un conoscente all’interno di un’esposizione, l’altro è invece più “accademico”. In “Razza Umana” infatti si riconosce un chiaro taglio sociologico: si racconta uno spaccato della società attuale, un campione di persone che poi possono essere pienamente rappresentative della realtà che stiamo vivendo.

  1. Quali sono state le reazioni che hai riscontrato nelle persone che hai fotografato?

Dalla curiosità all’intraprendenza, dalla diffidenza alla felicità di far parte di un progetto. Durante la Festa di Maria SS. Dei Miracoli ad Alcamo e durante un pomeriggio a Castellammare del Golfo sono riuscito a fotografare più di cento persone. La cosa che più mi ha colpito e più mi è piaciuta nello scattare quelle foto è stata la spontaneità di tutti i partecipanti: nessuno infatti era preparato a farsi fotografare, per cui nessuna costruzione nell’abbigliamento o nel trucco per le donne, ognuno di loro era semplicemente sé stesso nella propria quotidianità.

  1. A costo di sembrare banali, si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima, tu pensi di essere riuscito a coglierla in chi hai fotografato?

Come dicevo prima, ho scelto di fotografare la condizione delle persone in quel preciso momento: ho voluto un telo bianco alle loro spalle perché penso che più togli più riesci a comunicare di quell’uomo o di quella donna. In ogni scatto ho cercato di raccontare ciò che quella persona aveva da raccontare in quel preciso istante: la propria gioia, il proprio dolore, la propria fisicità, la propria voglia di vivere.

Negli innumerevoli sguardi che ho ritratto ho trovato diverse sensazioni ma alcune hanno prevalso sulle altre: ho visto una luce carica di serenità e gioia negli occhi di gente più in là con gli anni o con difficoltà motorie che non ha nulla a che vedere con quella che hanno alcuni adolescenti.

  1. Cosa vuoi trasmettere con questa mostra?

La fotografia, e questa mostra in particolare, mi ha dato la possibilità di liberare la parte più profonda di me. Spero di riuscire a trasmettere tutto il nostro essere “umani”, con tutto ciò che ci permette di essere definiti tali e ci diversifica da tutto il resto della razza animale. Ognuno però guarderà la mostra con i propri occhi, leggendoci stati d’animo diversi e sensazioni diverse.

  1. Concludendo, cosa racconta la tua “Razza umana”?

La mia “Razza Umana” vuole raccontare innanzitutto la bellezza! La bellezza delle persone in tenuta da lavoro o nello svolgimento della propria attività lavorativa, la bellezza di una nonna ed una nipote che annullano la differenza di età stringendosi la mano come due ragazzine, la bellezza di una coppia che aspetta con impazienza di conoscere il proprio bambino, la bellezza di una famiglia o del volto di due turisti che si stringono in un tenero abbraccio.

La mia Razza Umana vuole inoltre essere una speranza di fratellanza e di coesione tra tutti gli individui, senza invidie e con la consapevolezza che ogni persona con il proprio lavoro e con il proprio ruolo nella società da un contributo a tutta la collettività: insomma una speranza d’amore vero e di rispetto reciproco che parte dalla nostra comunità e può finire nel mondo intero.

29Apr

“Cubatoday” la mostra ad Alcart

“E’ nato come un viaggio, ma avevo con me la mia inseparabile macchina fotografica, senza la quale mi sentirei incompleto e, una volta a Cuba, non potevo che lasciarmi conquistare dalla sua storia”. Con queste parole Fulvio Eterno, fotografo alcamese, inizia a raccontare la propria mostra fotografica “Cubatoday”, che si terrà il 17, 18 e 19 agosto al Parco Suburbano di Alcamo, all’interno della manifestazione Alcart 2015.

Una mostra fotografica intensa, ricca di scatti che mostrano la vita quotidiana di un popolo che vive lontano dal tempo, che racchiude in ogni scatto una storia [che io ho avuto il piacere di ascoltare] e che racconta attraverso i volti di uomini, donne e bambini una Cuba (forse) destinata a sparire.

Quale è stata la tua prima impressione appena arrivato a L’Avana?

L’Avana, così come tutta Cuba, è un luogo in cui il tempo si è fermato. Le auto che si trovano a circolare per le città sono quelle commercializzate prima del blocco economico contro Cuba scattato ufficialmente nel 1962. E’ stata la prima cosa che ho notato uscito dall’aeroporto.

E quando hai cominciato a prendere confidenza con il posto, hai avuto confermata la tua prima impressione?

Assolutamente si! Una volta lì ti sembra di rivivere i nostri anni ’40 in cui si andava a lavoro con il carretto, il contadino sta ancora tutto il giorno nei campi ad usare la zappa e se sei in condizioni economiche svantaggiate puoi andare in centri in cui ti forniscono le derrate alimentari di prima necessità (tra cui anche il rum).

Foto: Fulvio Eterno – “Cubatoday”

Nelle tue foto ci sono molti scatti che ritraggono persone e volti, cosa hai capito del popolo cubano?

Entrare in confidenza con qualcuno di loro mi ha permesso di capire molte cose in più. Intanto è un popolo che non conosce la parola stress. La maggior parte di loro vive in una condizione di semi povertà ma è uno stato che non gli pesa: questo non genera ambizioni e la certezza che il regime comunque non li lascerà morire di fame rende tutto più semplice. E proprio la presenza del regime è qualcosa che esiste e si vede dappertutto, anche nel fatto che solo il 5% della popolazione ha accesso ad internet, ma di fatto non se ne fa parola.

Quanto è stato importante per te realizzare “Cubatoday”?

Oltre da un punto di vista professionale e oltre ad avere avuto la possibilità di svolgere un lavoro autoriale, senza compromessi commerciali, “Cubatoday” ha iniziato ad avere per me un profondo significato documentaristico. Credo di aver avuto occasione di scattare le ultime foto di una Cuba costretta a stare chiusa in se stessa a causa dell’embargo. Le vicende che si stanno sviluppando in questi giorni con l’apertura degli Stati Uniti nei confronti dell’isola caraibica fanno presupporre che tutto quello che ho raccontato attraverso questa mostra scomparirà o sarà destinato a diventare solamente una cosa per turisti.

Cosa speri di suscitare nel pubblico che visiterà la mostra?

Come in tutti i lavori che faccio tendo a far emergere, anche grazie al linguaggio fotografico che ho avuto modo di studiare, la parte artistica delle foto e in quanto arte deve necessariamente suscitare qualcosa. Le mie foto vogliono quindi informare e a volte anche provocare, per arrivare poi all’intento ultimo che è indubbiamente quello di comunicare. Di fatto sarà poi il pubblico che deciderà, anche perchè per avere un riscontro bisogna storicizzare un pò l’arte per vedere se dura nel tempo e se ha trasmesso effettivamente qualcosa. Questa mostra è già stata esposta ad Alcamo nell’ottobre del 2014 ma per motivi legati alle esigenze comunali molta gente non ha avuto modo di poterla vedere. Ora sono molto contento di avere la possibilità di poterla esporre nuovamente ad Alcamo in un contesto così interessante come quello di Alcart.

29Apr

International Wedding 2015

Essere scelto da clienti europei per immortalare le loro nozze in Sicilia in una location da sogno…

Fulvio Eterno background image